A SCUOLA DI SOLIDARIETÀ

Ricordando il terremoto del Friuli del 1976.

Sabato 18 novembre 2017 la Delegazione “Beato Carlo I d’Asburgo” ha voluto ricordare il terremoto del Friuli del 1976 coinvolgendo gli alpini e i fanti che a quel tempo erano in servizio ed hanno vissuto sulla loro pelle l’immane tragedia.

L’appuntamento, svoltosi al centro polifunzionale “La Roggia” di San Zenone degli Ezzelini, patrocinato dal Comune, ha visto la collaborazione della Sezione ANA “Montegrappa” e dell’ANF di Cividale del Friuli.

Il Friuli ringrazia…e non dimentica”… a distanza di 41 anni da quei momenti tragici, possiamo dire che il Friuli è veramente di parola.

L’idea è nata riprendendo la pubblicazione, dal nostro Movimento sostenuta, di un libro curato dal Cav. Carlo Dorigo – presidente ANF di Cividale – dove si raccoglievano le testimonianze dei Fanti che hanno vissuto in prima persona il sisma e i primi soccorsi.

Carlo, da buon friulano che mantiene le promesse – si era preoccupato che il ricordo di tale evento,  e delle opere di soccorso, si perpetuassero ai giovani come esempio di solidarietà e altruismo e questo ci era molto piaciuto.

Come Movimento, riteniamo infatti che oggi sia più che mai necessario riscoprire i valori della solidarietà – e della nostra civiltà – se vogliamo uscire da questo egoismo imperante che caratterizza i nostri tempi.

Il Friuli è stato ed è un esempio di coesione sociale, cooperazione, solidarietà, tenacia e di “saper rimboccarsi le maniche” senza cadere nell’attesa dell’assistenzialismo.

L’evento ha avuto anche un ulteriore significato: alpini e fanti si sono incontrati insieme per  “far scuola” di solidarietà raccontando i momenti di quel lontano 1976.

Sì, lo sappiamo…gli alpini sono sempre presenti e tante volte in silenzio e i fanti lo stesso: ma se vogliamo che i valori di cui siamo depositari si tramandino, è importante anche raccontare cosa si fa, come lo si fa e con che spirito lo si fa…è importante far memoria.

La serata si è svolta partendo da un filmato dell’epoca che ha mostrato l’immane tragedia friulana e le opere di soccorso delle Forze Armate; a questo sono seguite delle commoventi testimonianze da parte degli alpini e dei fanti. La commozione generale è stata forte.

A metà della serata è stata letta dalla dott.ssa Serenella Zen una poesia del nostro socio Alessandro Dissegna, composta apposta per l’occasione ed in memoria di quanto accadde. La poesia, poi, stampata su pergamena è stata donata al Sindaco di San Zenone, al rappresentante dell’ANA e al presidente ANF Carlo Dorigo.

Nello scambio dei doni, lo stemma dei fanti di Cividale donato anche al presidente delegatizio, un libretto curato dall’ANA  ed un quadretto per il vice presidente delegatizio in segno di ringraziamento per aver curato in prima persona la parte organizzativa con gli alpini e i fanti.

In conclusione, il presidente della delegazione, dott. Omar Busbani, ha lanciato una proposta: “Mi piacerebbe tanto (e qui lancio una sfida) che da questo appuntamento nascesse qualcosa, una unica opera, che racconti il terremoto del 1976 dall’una e dall’altra parte: sarebbe completezza, sarebbe memoria storica condivisa dove le due parti dimostrano l’unità, cioè la solidarietà…perché questo è avvenuto in Friuli”.

Speriamo che ciò possa avvenire perché, per costruire un futuro migliore, è necessario far memoria del passato, rispettando le nostre identità ma dimostrando che esse, messe in rete, possono raggiungere grandi risultati.

Omar Busbani,
presidente delegatizio.

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