Brasile: questione dinastica

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di Matteo Luini

La questione dinastica brasiliana

Nella Penisola, come è noto, anche grazie all’interesse dei media e del “gossip”, da anni si agita una spinosa questione dinastica che contrappone talvolta aspramente i sostenitori dell’una o dell’altra parte. E’ molto meno noto (per non dire quasi sconosciuto) invece che una questione dinastica alquanto simile esiste anche in due Paesi lusofoni: il Portogallo ed il Brasile. Essendomi interessato, per curiosità personale, al Brasile, vorrei condividere  coi lettori del sito il seguente articolo (che è in realtà un estratto di un libro più ampio di un genealogista monarchico brasiliano), traendolo e traducendolo dal sito ufficiale della Casa Imperiale brasiliana.

Il link all’originale: http://www.monarquia.org.br/-/CausaMonarquica/AQuestaoDinastica.html

Buona lettura!

La questione dinastica (che alcuni ritengono che esista nella Casa imperiale brasiliana), risale al 1908, quando l’allora principe Dom Pedro de Alcantara, erede dinastico della principessa Isabella rinunciò ai suoi diritti dinastici sul trono del Brasile, per sè e la propria discendenza. Con la rinuncia la successione sarebbe passata a suo fratello il Principe Dom Luis de Orleans e Bragança, e di conseguenza al figlio di costui Dom Pedro Enrique e al suo primogenito, il Principe Don Luiz de Orleans e Bragança, attuale capo della Casa Imperiale. Quanto alla rinuncia stessa, ha origine dal fatto che il principe Dom Pedro de Alcantara si sposò con la Contessa Maria Elizabeth Dobrzensky von Dobrzenicz, una famiglia antica e aristocratica della Boemia, e senza collegamenti con qualsiasi altra dinastie europee.

Come madre, la Principessa Isabella non aveva nulla da opporre alle intenzioni matrimoniali del suo figlio più anziano, ma come Imperatrice de jure e Capo della casa Imperiale brasiliana, era contraria a questo matrimonio per motivi dinastici e forse anche politici. Desiderava che il suo erede dinastico contraesse un matrimonio dinastico, ossia che il principe D. Pedro de Alcantara si sposasse con una principessa di una delle case dinastiche d’Europa; nel caso contrario avrebbe dovuto rinunciare ai suoi diritti di successione. E lei ha esigito questo da suo figlio. Per Don Pedro de Alcantara quindi c’erano quattro alternative: procedere ad un matrimonio dinastico rimanendo nel solco secolare della dinastia e rispettando il desiderio di sua madre; effettuare un matrimonio non dinastico, rinunciando ai suoi diritti dinastici, come richiedeva la tradizione; sposarsi morganaticamente, con la perdita di qualunque diritto dinastico per i suoi eventuali eredi, allo stesso tempo creando un clima difficile per la Dinastia e che certamente non sarebbe stato accettato da sua madre; rimanere celibe, il che non era consigliabile per un erede.

Fino alla sua morte il 29 gennaio 1940,  a Petropolis dove risiedeva nel Palazzo Gran Parà, D. Pedro de Alcantara onorò sempre questa rinuncia. Se qualche monarchico si rivolgeva a lui relativamente alle questioni dinastiche, dopo la morte della Principessa Isabella il 14 novembre 1921, egli indirizzava sempre il suo interlocutore al suo nipote Don Pedro Enrique, che era succeduto alla principessa Isabella (dato che il padre era morto il 23 marzo 1920,  ossia un anno e otto mesi prima di sua madre), e che continuava a vivere in Francia  fino al 1945.

Dopo la morte di suo padre, il Principe Dom Pedro Gastao (19.2.1913), suo erede, cominciò a mettere in questione   la validità della rinuncia. Intanto, quando capì che la maggior parte dei monarchici non lo considerava l’ erede dinastico, D. Pedro Gastao non insistette molto sulla questione. Il tema tornò ad essere al centro dell’attenzione in particolare dei media,  in occasione della campagna plebiscitaria del 1993, quando molti (inclusi i monarchici) si domandavano se il principe Don Luiz de Orleans e Braganza, l’erede dinastico, fosse adatto ad assumere la carica di Imperatore, qualora la monarchia avesse vinto il referendum.

STRUMENTO DI RINUNCIA

” Io il principe Dom Pedro de Alcantara Luiz Philippe Maria Gastao Miguel Gabriel Raphael Gonzaga de Orleans e Bragança, avendo molto riflettuto, decido di rinunciare al diritto che per la Costituzione dell’ Impero del Brasile promulgata il 25 marzo 1824 mi compete sulla corona del detto Paese. Dichiaro inoltre che in forza della mia totalmente libera e spontanea volontà di rinunciare adesso non solo per me ma anche per ciascuno dei miei discendenti,  ad ogni e qualsiasi diritto che detta Costituzione ci conferisce sulla Corona e sul Trono brasiliano, il quale passerà alle linee che seguiranno la mia, conformemente alle all’ordine di successione stabilito dall’ art. 117. Davanti a Dio prometto da parte mia e dei miei discendenti di mantenere fede  a questa dichiarazione.

Cannes 30 ottobre 1908.

Firmato: Pedro de Alcantara de Orleans e Bragança.

Note:

a) Questo atto di rinuncia fu redatto in triplice copia e formato alla presenza della principessa Isabel de Orleans e Bragança, Imperatrice del Brasile de jure, e di membri della famiglia imperiale.

b) Il 9 Novembre 1908 la Principessa Isabella inviò una delle tre copie al Direttorio Monarchico del Brasile a Rio de Janeiro.

Fonte: Armando Alexandre dos Santos, A legitimidade monàrquica no Brasil, Artpress, Sao Paulo 1998, come riprodotto in  http://www.monarquia.org.br/-/CausaMonarquica/AQuestaoDinastica.html

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