DI OMAR BUSBANI
Dall’1 al 16 agosto 2018 Gorizia conoscerà in maniera più approfondita la figura dell’ultimo Imperatore d’Austria S.M.I.R. e Apostolica il Beato Carlo I d’Asburgo.
L’iniziativa è curata dal Centro per la Conservazione e la Valorizzazione delle Tradizioni Popolari di Borgo San Rocco di Gorizia, appunto.
La mostra, allestita presso i locali di Via Veniero n° 1, è stata curata dal Cav. Dott. Vanni Feresin, archivista e storico locale, appassionatissimo animatore delle attività culturali del Centro goriziano di San Rocco.
Qui di seguito la sua presentazione all’iniziativa che noi di Rinnovamento nella Tradizione – Croce Reale abbiamo patrocinato molto volentieri.
“Il Centro per le Tradizioni quest’anno propone durante i giorni di sagra una mostra monografica dedicata all’ultimo imperatore d’Asburgo. Carlo I (1887-1922), ultimo della dinastia Asburgo Lorena, fu uomo di carattere mite, fortemente religioso, credente nella famiglia, contrario agli orrori della guerra. Regnò poco meno di due anni dopo la morte di Francesco Giuseppe I, contrario alla supremazia della Germania, favorevole anche ad un armistizio e propenso a qualche riforma interna che placasse le tensioni, tentò strade personali per raggiungere una pace possibile. Il suo proposito, coltivato fino all’ultimo, fu quello di conservare il trono alla dinastia, attuato anche dopo l’abdicazione, con due fortunosi tentativi di tornare a regnare sull’Ungheria.
La sua ansia di pace non lo abbandonò mai, essa stessa costituiva l’essenza della tragicità del momento che gli era toccato di vivere, quale vittima espiatoria degli errori del passato in un arco di tempo poi così breve da non permettergli, non soltanto di non sbagliare ma di fare una scelta ponderata.
Scriveva: “I popoli avevano il diritto di pretendere che nessun tentativo venisse lasciato intentato, sebbene guidati da demagoghi privi di scrupolo non riconoscessero questa l’unica via verso la loro salvezza”. Carlo fu come il comandante di un transatlantico che sta affondando ma non abbandona né le manovre né tanto meno la nave.
In questi giorni di sagra si offre un momento di riflessione su questo grande personaggio della storia
europea contemporanea”.
Auguriamo tutto il successo che merita alla mostra e ci uniamo – se non di persona – con il nostro affetto a tutti i festeggiamenti che “Borgo San Rocco” si accinge a vivere ed il cui programma si può trovare nel loro sito: https://www.borcsanroc.it
