di Giovanni Ruzzier
Sì, c’era una volta una festa nazionale che ricordava una importante data della nostra storia, il: 24 maggio. Nel 1956 la festa fu abolita, forse per accontentare i pacifisti, forse per mortificare le nostre Forze Armate. L’Erario non ha avuto beneficio alcuno!. Chiedere ad uno studente delle scuole medie, ma anche a livelli superiori il significato del 24 maggio si otterrebbe la certezza che, nelle nostre scuole, di questo si parla con sufficienza, tanto da non ricevere da parte degli studenti alcuna attenzione e men che meno la percezione dell’ orgoglio nazionale. Siamo uno strano popolo. Capace di entusiasmi cosmici per eventi sportivi, mentre non abbiamo scienza e coscienza e tanto meno abbiamo la percezione di dover un ringraziamento a chi spese la propria vita per la nostra libertà, per la nostra indipendenza.
Certo, la I Guerra Mondiale fu una ecatombe da entrambi le parti belligeranti, ma fu guerra di popolo e di Principi, accumunati assieme dall’amore per la Patria. Oggi nessuno ricorda S.M. il Re Vittorio Emanuele III, il Re Soldato; S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta. M.O.V.M. Comandante l’Invitta III Armata, il Generale Armando Diaz, l’ Ammiraglio Thaon de Revel e tutte le altre tante personalità per non parlare dei “silenziosi” Fanti che contribuirono a riportare l’Italia ai suoi giusti confini. Nelle cerimonie ufficiali, ancora oggi, si sentono le note della “Leggenda del Piave”, sconosciuta ai più e ancora oggi capace di far brillare una lacrima sul volto degli anziani che la cantano.
Ecco, a me piacerebbe, ma purtroppo NON succederà, che nelle scuole gli insegnanti raccontassero ai loro ragazzi cosa è stata la I Guerra Mondiale, senza remore, mettendo in luce anche errori, omissioni, brutture che solo le guerre riescono a generare, e ne parlassero, anche e sopratutto per ridare dignità a chi da quella tremenda tragedia non ha fatto più ritorno a casa contribuendo a far sventolare il Tricolore a Trento, Trieste, in Istria, a Fiume ed a Zara.
Oggi 24 maggio 2016 mi piace ricordare ed augurare lunga vita ad un bambino: S.A.R. Amedeo di Savoia Aosta – Duca degli Abruzzi che festeggia il suo quinto compleanno. Possa Egli, nel futuro, essere esempio di coraggio, lealtà, onestà, rettitudine e di amore incondizionato alla Patria nostra: l’Italia!