Democrazia relativa

di don Aldo Buonaiuto-

Ormai la democrazia in Italia è diventata proprio relativa. Le leggi che dovrebbero contenere in se stesse il valore della giustizia e della verità, di fatto sono ridotte a conclamati strumenti di arrivismo al fine di compiacere qualche parte politica o addirittura qualche furbetto del quartiere dei potenti.

La legislatura perde e si snatura dinanzi alle più evidenti forzatureche si ripropongono continuamente a colpi di fiducia; viene così meno il fondamentale compito di un legislatore e cioè quello di attingere scrupolosamente a qualsiasi contributo al fine di realizzare norme che almeno possano rispondere al vero bene della collettività. Tutto ciò invece è stato per l’ennesima volta calpestato dal richiedere la fiducia sulle unioni civili. Una scelta assurda considerando che al di là di qualsiasi Commissione e opposizione alla fine avrebbe comunque ricevuto la maggioranza. Questa imposizione ha più l’aria di una sfida e di un dannoso indurimento verso l’Oltretevere; almeno così si vocifera… e forse se dovessimo analizzare più attentamente potremmo scoprire che le “vocine” non avrebbero torto.

Il risultato di tutto ciò, ed è questo che ci inorridisce, sarà questa ennesima legge contro la famiglia, un altro calcio al nucleo fondante della società e un ulteriore abbattimento di quei principi ritenuti ormai superati. Il soggetto determina la verità in ogni ambito ecosì in questa orribile dittatura del relativismo pratico abbiamo almeno il dovere di sperare e di pregare che nuove generazioni sappiano un giorno ricostruire e recuperare ciò che noi stiamo del tutto distruggendo.

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