È il 2 giugno festa della repubblica…

guareschi

 

“Perché sono monarchico? Per ragioni storiche, per ragioni sentimentali, per ragioni pratiche. Per me, un presidente di Repubblica è sempre una persona espressa da un partito e non riuscirò mai a considerarlo al di sopra delle parti. Non potrò mai ascoltare la sua voce come quella della Patria” (Giovannino Guareschi). Ero riuscito a superare indenne il 25 aprile, una festa che ogni anno mi ricorda che «per un italiano combattere contro avversari politici italiani è sempre una cosa più simpatica”, ma ecco che, anche quest’anno – puntuale come l’influenza in inverno –spunta il 2 giugno, festa della Repubblica. La logica di queste due feste laiche è sempre la stessa: dividere il popolo italiano. E lasciatemelo dire: chi ha pensato di festeggiare queste ricorrenze doveva essere un fesso. Il popolo di una Nazione, se vuol combinare qualcosa, deve essere unito per puntare ad un obiettivo comune. Condiviso da tutti.È il 2 giugno e, come ogni anno, non festeggerò perché la mia bandiera è un’altra. È quella di Giovannino Guareschi e della maestra Cristina: quella verde, bianca e rossa, ma con i quattro quadratini rossi in mezzo, che formano una croce.

La Repubblica è un’illusione. Non è vero che la Repubblica è la cosa di tutti. Repubblica, oggi, è cosa per pochi. Può valere per i parlamentari, nutriti e rimpinguati da essa. Può valere per l’inquilino del Quirinale, che negli ultimi anni si è comportato da monarca assoluto, ma che non ha nemmeno avuto la coerenza di definirsi tale. Ma non può valere per me. E per tanti – vecchi e giovani – che la pensano come me. Avevano ragione i baffi di Guareschi quando hanno commentato la “vittoria” repubblicana: «uno stemma è caduto: spazio disponibile. Il bianco della nuova bandiera italiana è rimasto immacolato e ognuno cercherà di imporre il suo marchio a quel candore. Alla fine si accorderanno per ricamavarvi sopra una R e una I che potranno significare semplicemente Repubblica Italiana, o Repubblica Illusoria, oppure Ricostruzione Italica o Rinnovamento Integrale perché il futuro è nelle mani di Dio». Viviamo la Repubblica Illusoria: quella che vive di Disposizioni transitive che non passano mai. Quella che – a differenza della Monarchia – vuole comandare sul tuo corpo e, soprattutto, sulla tua mente. Quella che ti spiega come devi pensare ma, soprattutto, come non devi pensare. Dio – che, come ha scritto Guareschi, non ha bisogno della maggioranza per continuare a governare il mondo – ci ha donato una bella giornata di vento. Ed è bello pensare che questo vento caldo che mi avvolge, porti con sé lo spirito di Giovannino, della maestra Cristina e dei soldati italiani morti gridando “Savoia!”. Viva il Re!  Testo di anonimo, raccolto a cura della redazione di Radio Spada.

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Costituito a Roma il 30 maggio 2005 per volontà di un una compagnia di persone dall’ alto profilo morale ed intellettuale, “Rinnovamento nella Tradizione – Croce Reale” è un movimento culturale identitario, di cultura, valori, tradizioni e monarchia.

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