DI ANDREA CARNINO
Venerdì 14 ottobre 2016, il Sultano Muhammad V di Kelantan, è stato eletto Re di Malesia. Il Paese, organizzato come una confederazione, prevede che il Capo di Stato venga eletto per un mandato di cinque anni da e tra i nove Sovrani degli Stati Malesi, che formano la Conferenza dei Regnanti. Dopo che un Sultano ha servito come Re, non può candidarsi alle elezioni fino a quando tutti gli altri non sono stati eletti.
La Costituzione prevede che un Sultano non è eleggibile se è minorenne, ha notificato al Custode del sigillo dei Regnanti che non vuole essere eletto oppure la Conferenza, con voto a scrutinio segreto, stabilisce che non è adatto a causa di debolezza di mente o di corpo, o per qualsiasi altra causa, di esercitare le relative funzioni.
Un Sovrano può delegare un altro Monarca a votare a Suo nome, se non è in grado di partecipare alla riunione elettorale.
Durante il processo elettorale, il Custode del sigillo dei Regnanti distribuisce la scheda elettorale recante il nome di un candidato ed ogni votante è invitato a indicare se questo è idoneo o meno per essere eletto.
Il più giovane Monarca, che non è indicato come candidato per la carica di Re, ha il compito di contare le schede con il Custode del sigillo.
L’eletto, per la durata del Suo mandato, nomina un reggente, di solito un parente stretto, per lo Stato che governa.
Il nuovo Re, Muhammad V di Kelantan, nato nel 1969, è salito al Trono del Suo Stato nel 2010. Divorziato e senza figli, assumerà ufficialmente la carica di Capo della Confederazione in dicembre, sostituendo l’ottantanovenne Sultano di Kedah, unica Testa Coronata ad avere assunto la carica suprema per ben due volte, dal 1970 al 1975 e poi dal 2011 al 2016.
