L’ultimo plebiscito rivoluzionario

Con i documenti  allegati qui sotto, che sono leggi pubblicate sulle GAZZETTE UFFICIALI, ho dimostrato che  l’Italia non è legalmente una Repubblica.
A dimostrarlo ecco un estratto del Decreto Luogotenenziale di indizione del Referendum per la forma di stato (il famoso referendum Monarchia-Repubblica del 1946) , il quale stabiliva le modalità del voto, ma anche dove si votasse. Fra i vari collegi ve ne era uno per la terra di Dalmatia con Zara (la Venezia-Giulia), ma anche l’Istria era compresa fra le terre della “Venezia”. Cliccando sull’immagine si può vedere la scansione ingrandita e verificare i collegi)
collegi1946.gif
Queste zone erano territorio legalmente italiano, ma dato che  erano occupati da Alleati (per Trieste e dintorni) , Titini (che attuavano un genocidio) ecc, si fece un decreto in cui il voto in quei collegi elettorali venne momentaneamente sospesi, MA CON LA CHIARA INDICAZIONE CHE ESSI AVREBBERO VOTATO IN SEGUITO APPENA RISTABILITO L’ORDINE.Decreto di rinvio dei collegi occupati

Fra i territori che non poterono votare contiamo Bolzano, Udine (con Pordenone), la Venezia Giulia con l’Istria, Zara con la Dalmatia.

Ma dopo soli 9 mesi la neonata  Repubblica Italiana  cedette temporaneamente l’ Istria e Dalmatia alla Jugoslavia, e non fece mai votare Bolzano, Udine, Pordenone e Trieste. Era certo infatti che essi avrebbero votato per la monarchia ribaltando il risultato.
In pratica, dato che MILIONI DI PERSONE AVENTI DIRITTO NON HANNO POTUTO VOTARE, il referendum del 1946 non è valido internazionalmente, e non può essere usato come scusa per conoscere la volontà del popolo. Il referendum del 1946 E’ NULLO giuridicamente.
O meglio, non è ancora “terminato” , ma è oggi  impossibile il suo completamento , per cui e’ nullo , ( a meno che Istria e Dalmatia non tornino italiane e votino).
Tutto ciò rivoluziona i rapporti giuridici fra l’attuale Stato e i suoi cittadini.
Lo Stato “Repubblica Italiana”non rappresenta i cittadini italiani, anche quelli di Istria e Dalmatia, ma in pratica tutta la Venetia .
La stessa Costituzione Italiana non vale, in quanto l’assemblea costituente non era completa dei territori veneti, quindi i costituenti non rappresentavano l’intero popolo.

Perciò, la Repubblica Italiana NON ESISTE legalmente, è un mero fatto senza legalità, è un potere di fatto, ma i cittadini sono liberi di pensare ad altre forme di stato.  L’unica certezza è che in base ai decreti legge del 1946, la repubblica italiana non è mai nata legalmente.

Loris Palmerini

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