Pensieri in libertà

Cari/e Amici/che,  devo dirvi che, superata “allegramente” la soglia degli 81 anni, sono deluso, amareggiato per come va avanti questa nostra Nazione (anche se ormai non siamo più un popolo della stessa razza, unito da sentimenti, lingua e leggi).

Nel dopoguerra il popolo italiano, grazie anche ad una classe politica preparata che usciva indenne dal ventennio fascista, basti pensare che il primo Capo provvisorio dello Stato repubblicano fu il monarchico Enrico De Nicola, che il primo Presidente della Repubblica fu il liberal-monarchico Luigi Einaudi a cui subentrò il fascista Giovanni Gronchi, ci fu la rinascita sociale, culturale ed economica del nostro Paese.

Anche gli altri uomini politici dei tanti partiti italiani avevano delle solide basi, sopratutto etico-morali per proporsi all’attenzione dell’elettorato. Oggi, guardando a quanto succede nel Parlamento nazionale, a come si sviluppa giornalmente la vita nelle fabbriche, sui campi, sul mare, con una disoccupazione imponente, con la decrescita spaventosa delle nascite, con un debito pubblico disastroso,con una Giustizia in fibrillazione, con l’arroganza della politica, Amici/che devo dirvi che rimpiango la Prima Repubblica.

Avevamo degli uomini politici di prima grandezza: Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Alfredo Covelli, Giorgio La Malfa, Augusto de Marsanich, Giulio Andreotti, Giorgio Almirante, Pietro Nenni, Giuseppe Saragat, Giovanni Malagodi, Achille Lauro, Amintore Fanfani, Giovanni Amendola, Pietro Secchia…… Oggi, tutti i nostri politici, indipendentemente dal loro collocamento destra, centro sinistra, al confronto con quelli innanzi citati sono semplicemente dei NANI ! Da noi, in Italia, la democrazia è un “optional”. Il Presidente Napolitano ha avallato due Governi NON eletti dal popolo, lo stesso vale per il Governo Renzi. In Italia le elezioni politiche sono diventate una utopia e mi domando e domando al Presidente Sergio Mattarella cosa aspetta a ridare voce al popolo che rappresenta. Si avvicinano le elezioni amministrative che vedranno protagoniste città come Roma, Milano, Napoli ed altri capoluoghi di provincia (ma le province non erano state soppresse?). Posso usare un termine scurrile(?), almeno per una volta, consentitemelo: così come si presenta all’elettorato, disorientato quanto mai, questa classe politica è un gran “casino”. Votare  è un dovere. ma ……..
Un caro saluto dal vostro.

pensieriinliberta

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Costituito a Roma il 30 maggio 2005 per volontà di un una compagnia di persone dall’ alto profilo morale ed intellettuale, “Rinnovamento nella Tradizione – Croce Reale” è un movimento culturale identitario, di cultura, valori, tradizioni e monarchia.

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