Sotto Superga c’è di più: la Cripta dei Savoia

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La Basilica di Superga è conosciuta da tutti i torinesi, si impone da una delle colline più alte della città, è visibile da ogni parte di Torino ed è stata luogo, purtroppo, di una delle più grandi stragi che il traffico aereo e il mondo sportivo abbiano mai conosciuto: lo schianto del Grande Torino. La storia della Basilica è nota, Vittorio Amedeo la fece ereggere a causa del voto fatto alla Madonna in seguito alla guerra franco-piemontese del 1706, vinta dall’ esercito sabaudo. Sotto Superga c’è di più.  Ma Filippo Juvarra non si fermò al progetto della chiesa: sotto la pianta a croce latina era prevista una cripta che ricalcasse la forma del tempio in cui far riposare per l’ eternità i componenti di casa Savoia (e lui stesso poichè credeva Superga il suo capolavoro).

Juvarra morì, e non riuscì a completare il progetto che fu però concluso da uno dei suoi nipoti: Francesco Martinez. Oggi il sito è visitabile con un tour guidato di 45 minuti a costi contenuti (5 Euro), che illustra le bellezze che questo luogo nasconde. Oltre a custodire le spoglie dei Re  Vittorio Emanuele I di Savoia (1759-1824),Vittorio Amedeo III di Savoia (1726-1796), Carlo Alberto di Savoia (1798-1849), si possono trovare le reliquie delle Regine consorti, di vari Duchi della casata, dei figli deceduti prematuramente e la tomba di Amedeo Ferdinando Maria di Savoia, Re di Spagna dal 1870 al 1873, figlio del primo Re d’ Italia, Vittorio Emanuele II, capostipite del ramo dei Savoia-Aosta. A Superga non ci sono le spoglie dei primi due re d’ Italia (Umberto I e suo padre), che sono conservate a Roma, e degli ultimi due, Vittorio Emanuele III (sepolto ad Alessandria D’Egitto), ed Umberto II (che riposa ad Altacomba in Savoia francese)  ed è per questo motivo che il centro della cripta è ancora occupata da Carlo Alberto: infatti la tomba centrale era destinata  all’ ultimo Re, ma essendosi compiuta l’ unità nazionale, il trono di Re di Sardegna si è estinto, e quindi rimasto occupato dall’ ultimo regnate, per l’ appunto Carlo Alberto. Sotto Superga c’è di più

Riposa qui invece la moglie del primo Re d’ Italia Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena (che morì prima che potesse diventare regina) e la consorte del Re di Portogallo Maria Pia di Savoia. Oltre a importanti defunti alle “Tombe reali” si può osservare la stanza dei papi: ovvero una sala in cui sono dipinti a mano tutti i Vescovi di Roma della cristianità da Pietro a Francesco, ed è l’ unica esposizione al mondo di questo tipo anche perché sempre aggiornata. Prima di entrare nella cripta un altro capolavoro ci si porge davanti, una statua in marmo bianco di Carrara eretta da un allievo del Canova, (lo si nota anche dallo stile abbastanza simile) Carlo Finelli, che rappresenta l’ arcangelo Michele che sconfigge il demonio. Re, Regine, Juvarra, Finelli, Martinez, storia: tutti motivi per poter affermare che sotto Superga c’è di più!

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