La Basilica di Superga è conosciuta da tutti i torinesi, si impone da una delle colline più alte della città, è visibile da ogni parte di Torino ed è stata luogo, purtroppo, di una delle più grandi stragi che il traffico aereo e il mondo sportivo abbiano mai conosciuto: lo schianto del Grande Torino. La storia della Basilica è nota, Vittorio Amedeo la fece ereggere a causa del voto fatto alla Madonna in seguito alla guerra franco-piemontese del 1706, vinta dall’ esercito sabaudo. Sotto Superga c’è di più. Ma Filippo Juvarra non si fermò al progetto della chiesa: sotto la pianta a croce latina era prevista una cripta che ricalcasse la forma del tempio in cui far riposare per l’ eternità i componenti di casa Savoia (e lui stesso poichè credeva Superga il suo capolavoro).
Riposa qui invece la moglie del primo Re d’ Italia Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena (che morì prima che potesse diventare regina) e la consorte del Re di Portogallo Maria Pia di Savoia. Oltre a importanti defunti alle “Tombe reali” si può osservare la stanza dei papi: ovvero una sala in cui sono dipinti a mano tutti i Vescovi di Roma della cristianità da Pietro a Francesco, ed è l’ unica esposizione al mondo di questo tipo anche perché sempre aggiornata. Prima di entrare nella cripta un altro capolavoro ci si porge davanti, una statua in marmo bianco di Carrara eretta da un allievo del Canova, (lo si nota anche dallo stile abbastanza simile) Carlo Finelli, che rappresenta l’ arcangelo Michele che sconfigge il demonio. Re, Regine, Juvarra, Finelli, Martinez, storia: tutti motivi per poter affermare che sotto Superga c’è di più!