“Torino – 100 anni di vita granata”

Immaginate Torino nel 1906, una città abitata da circa 400.000 persone, meno della metà di quelle attuali, che fino pochi anni prima poteva annoverare tra i suoi cittadini anche il filosofo Friedrich Nietzsche. In una fredda sera d’inverno di quel 1906, in una birreria del centro di Torino, un gruppo di appassionati sotto la guida dell’imprenditore svizzero Alfred Dick diedero vita al Foot Ball Club Torino: era la notte del 3 dicembre.

Come colore delle maglie del neonato Torino scelsero il granata, esistono però due versioni sul perché si sia scelto proprio questo colore. La prima vede il motivo nel colore di maglia del Servette, squadra per la quale avrebbe tifato Dick. La seconda, invece, sostiene che il colore di maglia granata sia stato un omaggio a Luigi Amedeo di Savoia, più comunemente noto come Duca degli Abruzzi, che fu nominato presidente onorario. Il granata era infatti il colore che aveva adottato la Brigata Savoia nel 1706, esattamente 200 anni prima.

In quell’occasione il colore granata voleva ricordare quello del sangue, in omaggio al messaggero caduto per portare la notizia della vittoria nella guerra contro i francesi che avevano assediato la città di Torino. In seguito a quella vittoria, per rispettare un voto fatto alla Madonna, il re Vittorio Amedeo II incaricò l’architetto Filippo Juvarra di costruire l’edificio che, insieme al Filadelfia, è entrato più di tutti nella storia del Torino: la basilica di Superga. (…)

3 dicembre 1906 – 3 dicembre 2016: 110 anni di storia granata

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