Tributo ad Elisabetta II

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Figlia primogenita di Giorgio VI ed Elizabeth Bowes-Lyon, Elisabetta era destinata a salire sul trono fin dalla nascita. Fu alla morte del padre, avvenuta il 6 febbraio 1952, che Elisabetta divenne Regina. L’incoronazione, tuttavia, ebbe luogo solo l’anno successivo, il 2 giugno 1953. Esempio di lealtà, onestà e correttezza, Elisabetta II ha dedicato l’intera esistenza alla monarchia. Fu celebre il discorso di Cape Town, pronunciato in occasione del suo 21esimo compleanno, durante la sua prima visita ufficiale d’oltremare: “io dichiaro davanti a voi tutti che tutta la mia vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo“, disse al microfono della radio.

Elisabetta ha mantenuto la sua promessa. Pragmatica, composta, con un carattere d’acciaio: ha servito sempre il suo paese, anche prima di diventare regina. Durante la seconda guerra mondiale, per esempio, partecipò attivamente agli sforzi bellici della Corona, unendosi al Servizio Ausiliare Territoriale, per il quale fu impiegata come autista per essere poi promossa a Comandante Onorario Junior. Non è sbagliato affermare che conosciamo molto dell’Elisabetta pubblica, ma che dire dell’Elisabetta privata, moglie, donna e madre? La regina ha raccontato molto poco di le tanto che, in 64 anni di regno, non ha mai rilasciato un’intervista. Pur vivendo nell’epoca della comunicazione massiva, in cui chiunque ha la possibilità di raccontare e raccontarsi, Elisabetta II ha compreso pienamente il valore del silenzio.

Ma proviamo a scavare un po’ nel privato di una regina che è diventata simbolo d’Inghilterra. Che dire, per esempio, dell’amore? Sposata con Filippo di Edimburgo dal 1947, l’inizio della loro relazione sembra essere nato tra le pagine di un romanzo rosa: Elisabetta aveva solo 13 anni quando vide per la prima volta Filippo. La futura regina si trovava a bordo del Royal Yacht e, stando alle cronache dell’epoca, Filippo si mise ad inseguire la futura moglie a bordo di una semplice barca a remi. Tra loro cominciò una fitta corrispondenza, che poi sfociò nel matrimonio. Tre dei premier che hanno governato il Paese sotto il suo Regno le hanno reso omaggio. A partire da David Cameron, il premier in carica:

“In questa era elisabettiana moderna in cui è cambiato così tanto del mondo intorno a lei, Sua Maestà è stata un punto di riferimento, una roccia per forza per la nostra nazione, per il Commonwealth e in molte occasioni per il mondo intero. È la nostra regina e non potremmo esserne più fieri. Buon compleanno a Sua Maestà e che prosegua a lungo il

suo regno su di noi”.

“Penso al modo in cui, passo dopo passo, senza mai sacrificare la dignità della monarchia, l’ha modernizzata”, aggiunge Tony Blair. “Guardando i suoi nipoti oggi, se ci pensi, il Principe William, il Principe Harry, due giovani in quella posizione, è piuttosto impressionante il modo in cui riescono a gestirla”.

“È accorta, è sensibile, ha una buona capacità di introspezione e ha le virtù tipiche e tradizionali solitamente associate ai Britannici. Se immagini di incaricare qualcuno come monarca nel Regno Unito, penso che ne uscirebbe esattamente il ritratto di Elisabetta II”, aggiunge John Major.

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