Carteggio tra il Duca di Modena Francesco V e Ludwig II Re di Baviera

( in merito al riconoscimento del Regno d’Italia ) By Baranzoni Angela Presidente della Delegazione Francesco V di RNT-Croce Reale

Nel quarto tomo della biografia del Duca Francesco V , si trova un carteggio di due lettere fra il Duca Austria Este Francesco V e il Re di Baviera Ludwig II. 

Queste due lettere sono molto interessanti, in quanto ci fanno scoprire come Modena , da Capitale qual’era, tenesse contatti con le grandi Potenze Europee. Inoltre all’inizio delle lettere i due Sovrani si chiamano rispettivamente “ mio Fratello, Cugino…..Francesco V chiama Ludwig II “nipote” e il Monarca bavarese chiama il Sovrano di Modena “zio” prima di chiamarsi vostra Altezza o Sua Maestà. Questo ci fa riflettere che vi era anche una certa confidenza anche per come sono scritte con accento affettuoso anche se i toni di Francesco V nella lettera di risposta possono apparire un pò duri.

Questo carteggio dei due Sovrani riguarda il riconoscimento da parte di Ludwig II del Regno d’Italia.

Facciamo una breve premessa per conoscere questi due regnanti, prima di leggere le due lettere :

Francesco V   “ Non era uomo del suo tempo “ ( come viene enunciato più volte dalla storica Dott,ssa Elena Bianchini Braglia ) ma non nel senso che fosse un uomo ottuso. bigotto e non vedesse i problemi che c’erano e non avesse proposte per migliorare di fatto la situazione. Non era un uomo del suo tempo nel senso che era un uomo d’onore. Il Duca Francesco V si riteneva Sovrano di Modena per diritto divino e quindi era un suo dovere regnare sul Ducato; infatti ritenendosi tale non accettò la proposta in primis della corona messicana , una parte della storia sconosciuta e infatti solo in seconda battuta venne proposta al fratello Massimiliano di Francesco Giuseppe. Lui rimase fermo nelle sue convinzioni, nonostante tutto gli stava crollando intorno e quel mondo in cui aveva vissuto stava scomparendo. Francesco V si ritenne sempre un suddito fedele dell’Austria e quindi di Francesco Giuseppe, ma di sicuro non fu “ come quelle mummie che rimangono inermi a vedere la decomposizione dell’Impero “ anzi diciamo che pur intrattenendo da sempre con l’Imperatore buoni rapporti; in questo frangente non gliele mandò a dire. Quando Francesco V ricevette la lettera dal nipote Ludwig II per il riconoscimento del Regno d’Italia, ormai per lui l’esilio era un fatto definitivo , scelto anche da lui per non ingaggiare una guerra che certamente sarebbe stato un bagno di sangue e si descrive come “ un ozioso di cui nessuno si cura “. Francesco V non riconobbe mai il Regno d’Italia come uno Stato di fatto e anzi quando Vittorio Emanuele venne a Vienna perchè venisse riconosciuto anche dall’Austria; Francesco V non gli strinse la mano e lo ignorò per tutta la serata. Scrisse in merito all’amico Bayard de Volo di Francesco Giuseppe “ Sovrani che allo stesso tempo stringono la mano al diavolo e alla Croce insieme “ . Così nella parte del parente povero si ritirò sempre più a vita privata e nel 1865 , anno del carteggio , Il Duca dovette assistere alla chiusura definitiva della Legazione Estense a Vienna,

Re Ludwig II nacque nel Castello di Nymphemburg dal Re Massimiliano II di Baviera e dalla Regina Maria di Prussia il 25 agosto 1845.  L’infanzia di Ludwig fu molto dura perchè quando fu in età passo praticamente dalla culla, al controllo quotidiano di severi precettori e sottoposto a un regime pesantissimo di studi per prepararlo al ruolo che doveva rivestire come futuro Re. Salì al trono  a soli 18 anni per la morte improvvisa del padre; superata quindi la crisi provocata dalla morte del padre, il neo Re partecipò alle riunioni di governo con grande interesse. Passati due mesi il Re manifestò l’intenzione di porre un freno al parlamento volendo rimettere nelle sue mani il potere. Ludwig II però dovette fare i conti con la realtà del governo bavarese di metà 800 ; in cui al re era solo riservata una funzione soprattutto simbolica. Il re firmava trattati internazionali e poteva solo proporre eventuali cariche da elargire; di fatto erano altri che facevano il lavoro del quotidiano e quindi le idee di Ludwig II cozzarono ripetutamente contro la realtà costituzionale , in modo che nel Re si creò  un’avversione verso le istituzioni statali. Nei primi anni di regno furono molto importanti le relazioni con la Prussia di Bismarck ; anche se Ludwig II si schierò con l’Austria contro quest’ultima. Ludwig II comunque accettò un trattato di mutua difesa con la Prussia nel 1867 dopo essere stato sconfitto nella guerra austro-prussiana. In questa guerra ricordiamo che fra gli alleati della Prussia troviamo il Regno d’Italia. Ludwig II quindi ricevette alcune concessioni , ma di fatto l’era dell’indipendenza bavarese era finita.

Prima però apprestarci a leggere le lettere ricordiamo la parentela che intercorre tra il Duca di Modena e il Re Ludwig II. Re Ludwig II di Baviera era il nipote della Duchessa Austria Este Adelgonda Principessa Reale di Baviera, la quale era sorella del padre di Ludwig II e quindi lei era la zia e di conseguenza Francesco V risultava zio acquisito.

Ed ora leggiamo le lettere:

Lettera con cui il Re di Baviera annunzia al Duca di avere riconosciuto il Regno d’Italia

“ Signor Mio fratello , Cugino e Zio, la situazione politica dell’Europa,e soprattutto quella della Germania; nonché gli interessi del popolo, la cui salvezza fu affidata dalla Provvidenza nelle mie mani, ho deciso di uscire dall’isolamento in cui si trova da cinque anni la Baviera nei confronti dell’Italia, e a procedere al riconoscimento del regno costituito sotto la Sovranità di Vittorio Emanuele. Ho preso questa risoluzione solo dopo gli atti concordati dalla maggior parte degli Stati europei e in particolare di tutte le potenze cattoliche, ad eccezione dell’Austria, la cui posizione è dettata da ragioni ad essa peculiari. Allo stesso tempo, non ho perso di vista i diritti e i legami legittimi della mia dinastia, che rimarranno sempre sacri per me. Essa possa, considerando i fatti suddetti, che io non posso nascondermi alla verità e che una resistenza più lunga sarebbe impotente in futuro e che sarebbe addirittura dannosa per gli interessi che i miei doveri obbligano a difendere.Sottomettendo alla Sua alta conoscenza queste considerazioni che mi hanno guidato al fine di esaudire ,con amarezza,i desideri così chiaramente  espressi dei miei sudditi, ponendo fine con la rinuncia a uno stato di cose di cui si sono più volte lamentati, mi lusinga che Vostra Altezza Reale li apprezzerà con la sua mente imparziale e li giudicherà in tutta la loro correttezza, e colgo il momento per rinnovargli la certezza dei sentimenti di stima che io provo nei suoi confronti.”

Hohenschwangau 30 novembre 1865

Da Sua Altezza Reale

il vostro affezionato fratello, cugino e nipote

LOUIS

A Sua Altezza Reale 

l’Arciduca  Duca di Modena

La risposta deca Francesco V fu del tenore seguente :

“ Signor Mio Fratello, Cugino e Nipote, Vostra Maestà mi ha voluto mettere a conoscenza  , con la sua lettera del 30 novembre scorso, le cause che lo hanno convinto a riconsiderare  i mutamenti politici avvenuti in Italia dal 1859.

Vostra Maestà ritiene che, così facendo, siate usciti da un isolamento che Ella giudicava lesivo degli interessi dei suoi sudditi, seguendo così la condotta adottata dalla maggior parte dei governi europei e in particolare dalle Potenze cattoliche, ad eccezione dell’Austria. , nei confronti delle usurpazioni che spogliarono il Capo della Cattolicità della maggior parte dei suoi Stati e gli altri Principi italiani, me compreso, della loro intera Sovranità.

Vostra Maestà mi permetterà di non esprimere un giudizio su questo atto che avrebbe potuto solo suscitare in me solo sentimenti più dolorosi soprattutto nel dare voce ai legami presenti che mi uniscono alla Famiglia Reale di Baviera.

Mi limito quindi, solo ad invocare l’Onnipotente, affinchè l’intenzione di Sua Maestà venga riconosciuta in Italia e che in futuro non vada a discapito dei legittimi Poteri che ancora esistono in Europa!

Colgo l’occasione per rinnovare l’espressione della mia profonda stima, che ho sempre avuto nella sua persona di Vostra Maestà “

Vienna  il 14 Dicembre 1865 ,

il vostro affezionatissimo Fratello, Cugino e zio 

Francesco 

“ A Sua Maestà

il Re di Baviera “

Bibliografia

“ L’ultimo Duca : Francesco V Austria/Este “ di Elena Bianchini Braglia 

“ Biografia di Francesco V “ del Conte Teodoro Bayard de Volo

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