Compagnia della Croce Reale

Santi Patroni

Rinnovamento nella Tradizione - Croce Reale

BREVE TESTO CHE INTRODUCE I SANTI

 

 

 

 

 

Serva di Dio Isabella la Cattolica

Regina di Castiglia, Terziaria francescana
Nacque dal re Giovanni II di Castiglia e da Isabella del Portogallo. Con il suo matrimonio con il re Ferdinando d’Aragona si realizzò l’unione dei regni spagnoli. I due coniugi che ottennero dal papa l’appellativo di “Re Cattolici”, in riconoscimento delle loro opere a favore della Chiesa e della fede cristiana, finanziarono la spedizione che portò Cristoforo Colombo a scoprire il continente americano. Combattiva fino all’ultimo e confortata da una fede eroica, morì a Medina del Campo il 26 novembre 1504. Conclusa la fase diocesana, la sua causa di canonizzazione prosegue ora a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi. L’Arcidiocesi di Valladolid avviò la fase diocesana della causa di canonizzazione il 26 novembre 1971. I consultori storici della Congregazione per le Cause dei Santi approvarono all’unanimità la “positio historica” il 6 novembre 1990.

Beata Maria Cristina di Savoia delle Due Sicilie

Regina delle Due Sicilie
Maria Cristina di Savoia, figlia del re Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo, ricevette dai pii genitori una solida formazione cristiana. Nel 1832 sposò Ferdinando II, re delle Due Sicilie, e nel duplice stato di moglie e di regina fu modello luminoso di ogni virtù. Vera madre dei poveri, seppe farsi carico delle sofferenze del suo popolo, per la cui promozione ideò ardite opere sociali. Morì ancora giovane, dopo aver dato alla luce il primogenito Francesco, tra l’unanime compianto della famiglia reale e del popolo napoletano. È stata beatificata il 25 gennaio 2014 a Napoli, nella Basilica di Santa Chiara, dove il suo corpo era stato sepolto. La sua memoria liturgica, per la diocesi di Napoli, cade il 31 gennaio, giorno della sua nascita al Cielo.

Beato Carlo I d’Asburgo Imperatore

Imperatore d’Austria e Re Apostolico d’Ungheria
Karl Franz Josef von Habsburg-Lothringen, figlio primogenito dell’arciduca Ottone d’Austria, nel 1911 sposò la principessa Zita di Borbone-Parma, dalla quale ebbe otto figli. “Sub tuum presidium” venne inciso sulle loro fedi nuziali. Carlo divenne erede al trono in seguito all’assassinio nel 1914 dello zio Francesco Ferdinando. Due anni dopo, alla morte di Francesco Giuseppe, gli succedette automaticamente quale Imperatore d’Austria e Re Apostolico d’Ungheria: era il 21 novembre 1916. Fece per l’occasione questo proposito: “Farò tutto ciò che è in mio potere per bandire gli orrori ed i sacrifici della guerra il prima possibile, per ridare al mio popolo la benedizione della pace amaramente mancata”.

San Michele Arcangelo

29 settembre
Nel Nuovo Testamento il termine “arcangelo” è attribuito a Michele. Solo in seguito venne esteso a Gabriele e Raffaele, gli unici tre arcangeli riconosciuti dalla Chiesa, il cui nome è documentato nella Bibbia. San Michele, “chi come Dio?”, è capo supremo dell’esercito celeste, degli angeli fedeli a Dio. Antico patrono della Sinagoga oggi è patrono della Chiesa Universale, che lo ha considerato sempre di aiuto nella lotta contro le forze del male. Il 29 settembre la Liturgia della Chiesa ricorda la festività di San Michele Arcangelo. In un’epoca in cui le forze del male hanno enorme libertà di azione, fuorviando e rapendo anime, la figura di San Michele assume un valore di prim’ordine.

Beato Amedeo IX di Savoia

« Odite iniquitatem, custodite judicium, facite iustitiam, diligite pauperes, et Dominus dabit pacem in finibus vestris »
Amedeo soffriva di epilessia e questo gli causò parecchie difficoltà. Pur essendo un propugnatore di una crociata per liberare Costantinopoli dai Turchi, fu fondamentalmente un pacifista, era anche molto generoso con i poveri che spesso erano suoi commensali. Edificò chiese e monasteri. Aggravandosi il suo male nel 1469 abdicò in favore di Iolanda, ma i suoi fratelli e i nobili lo assediarono al punto che per liberarlo dovette intervenire Luigi XI. Morì il 30 marzo 1472 a Vercelli.

Santa Giovanna D’Arco

De par le Roy du ciel
Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un’armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.

Nostra Signora de La Salette

Apparizione: 19 settembre 1846
Il 19 settembre 1846 a La Salette, nel cuore delle Alpi francesi, la Vergine Maria apparve a due pastorelli poco più che adolescenti, Mélanie Calvat e Maximin Giraud. Le sue parole e il suo atteggiamento mesto costituirono un invito alla conversione, tramite il rispetto del giorno festivo e l’opposizione alla bestemmia. Dopo cinque anni d’indagini, il 19 settembre 1851, monsignor de Bruillard, vescovo di Grenoble, emanò il decreto con cui l’apparizione era approvata. Sul luogo del fatto prodigioso venne presto costruita una basilica, dove la Madonna è onorata come “riconciliatrice dei peccatori”.

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