Premio Beato Carlo I d’Asburgo, II edizione.

di Serenella Zen

Si è svolta stamattina la seconda edizione del Premio di Cultura Mitteleuropea “Beato Carlo I d’Asburgo” presso la Chiesetta Torre di San Giacomo di Romano d’Ezzelino (VI). Alla presenza delle autorità cittadine è stato conferito il Premio a Mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo.

Il Premio Beato Carlo I, con motivazione dell’assegnazione a Mons. Suetta. L’opera è stata realizzata dai maestri orafi aquilani Laura Caliendo e Gabriele di Mizio.

Ha condotto la cerimonia il dott. Omar Busbani, Presidente della Delegazione “Beato Carlo I d’Asburgo” e Vicepresidente federale, unitamente al Presidente Federale di Rinnovamento Nella Tradizione – Croce Reale, Avv. Fabrizio Nucera Giampaolo.

Ha partecipato e sostenuto l’evento l’amministrazione comunale di Romano d’Ezzelino, oggi rappresentata dal Vicesindaco, Avv. Elisabetta Casagrande e dall’Assessore all’Istruzione, Cultura, Sport e Gentilezza, Franca Meneghetti. Tra le autorità presenti anche il Parroco di San Giacomo e vicario foraneo, don Moreno Nalesso e il Landeskommandant del Welschtiroler Schützenbund, Enzo Cestari.

La Lectio Magistralis di Mons. Suetta, sviluppata su alcune domande a cura del dott. Giovanni Parise, ha toccato temi quali il dialogo (anche interreligioso) come strumento, non come fine, per l’incontro con la Verità, l’immigrazione, il valore dell’identità culturale come premessa fondante del dialogo e valore da salvaguardare, il senso della vocazione al servizio sacerdotale e della vocazione al servizio politico come alta forma di carità, sull’esempio della vita del Beato Carlo.

Al termine della cerimonia, sono state consegnate inoltre le nomine dei nuovi soci: a Mons. Suetta, in qualità di Cappellano generale ad honorem, al Sindaco di Romano d’Ezzelino, dott. Simone Bontorin come socio onorario e alla Dirigente Scolastica, dott.ssa Michela Bolzon, membro del Comitato Scientifico. 

 

 

La giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa presso la Pieve Matrice di Sant’Eulalia, con la presenza anche di Mons. Manuel Fabris e del Maestro Manuel Canale che ha accompagnato, all’organo, la celebrazione.

Nonostante le limitazioni imposte dal perdurare della situazione emergenziale, la cerimonia ha potuto svolgersi ed essere vissuta con intensa partecipazione, così come da desiderio, palesato all’inizio, di promuovere il coraggio di tornare progressivamente ad una normalità, magari più consapevole dei valori e delle priorità su cui si è riflettuto maggiormente in questo periodo.

La Pieve Matrice di Sant’Eulalia.

ph. Serenella Zen

Condividi:

Chi Siamo

Costituito a Roma il 30 maggio 2005 per volontà di un una compagnia di persone dall’ alto profilo morale ed intellettuale, “Rinnovamento nella Tradizione – Croce Reale” è un movimento culturale identitario, di cultura, valori, tradizioni e monarchia.

Come aiutarci:

Torna in alto