Le primarie ed il referendum istituzionale

di Giovanni Ruzzier

Cambiano  nome, cambiano il simbolo, guarda caso cambiano anche le generazioni, ma nel DNA di questi signori della sinistra rimane intatta la protervia e  l’incapacità di essere onesti. Questa sinistra erede del partito comunista italiano,  che  oggi molti preferiscono disconoscere, perché non hanno gli attributi per riconoscere la loro pochezza storica, continuano a barare. Lo hanno sempre fatto.

Le primarie per l’elezione del designato possibile sindaco a Roma ed a Napoli  è la dimostrazione lampante di come gli ex comunisti  fanno  politica. Schede bianche contate male e, forse, volutamente infilate nelle urne per aumentare il quorum dei votanti, consegna di monetine per invitare chi si è trovato senza spiccioli in tasca(?) ad andare a votare, indicazione a cielo aperto del nome su cui apporre la preferenza.

Ricorsi rancorosi non presi in considerazione, va tutto bene madama la marchesa! Questi vergognosi comportamenti di chi è preposto alla guida del nostro Stato non può che accentuare il  disprezzo per la politica politicante, fatta di intrallazzi, giochi di potere, opportunismo. L’inizio di questo “andazzo” vergognoso, in Italia,  ha inizio in occasione del referendum istituzionale del 1946: Monarchia o Repubblica. Allora “vinse” la Repubblica con 12.718.641 voti contro la Monarchia che ottenne 10.718.502 voti.

In quell’epoca fu accertato che non potevano esserci tanti votanti quanti ne sono stati conteggiati. I ricorsi con arrogante sopruso non furono mai presi in considerazione.  Saltarono fuori e fatte sparire migliaia di schede non scrutinate, mentre Togliatti affermava che “i parti difficili vanno accompagnati”. Da allora nulla è cambiato. Questa Repubblica, mai ufficialmente proclamata,  si porta in seno una classe politica, di sinistra, capace di usare qualsiasi mezzo per raggiungere il potere. Lo dimostra il comportamento dell’ex Presidente Napolitano che, per ben tre volte, ha commissariato il popolo italiano imponendogli governi non eletti.

Churchill disse : “il capitalismo è un’ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria”. Cambiamo la parola “comunismo” con l’attuale “renzismo” ed eccoci serviti!  Quale certezza di democrazia, di onestà, di senso dello Stato posso avere questi soggetti politici? Ed allora, mi piace concludere  con un altro pensiero di Churchill che si addice a tutti gli Italiani onesti. “ se stai attraversando l’inferno, fallo a testa alta!”

referendum

 

Condividi:

Chi Siamo

Costituito a Roma il 30 maggio 2005 per volontà di un una compagnia di persone dall’ alto profilo morale ed intellettuale, “Rinnovamento nella Tradizione – Croce Reale” è un movimento culturale identitario, di cultura, valori, tradizioni e monarchia.

Come aiutarci:

Torna in alto