Referendum costituzionale

DI GIOVANNI RUZZIER

Mi rivolgo a tutti, amici ed avversari politici. Sapete benissimo quale è il mio orientamento politico-istituzionale. Sono MONARCHICO e, come tale, sono rispettoso delle leggi dello Stato, ancorchè repubblicano, non scendo in piazza a urlare il mio disappunto, non lancio sassi o peggio bottiglie molotov contro del Forze dell’Ordine,  alle quali va il mio incondizionato appoggio visto anche come  vengono trattate economicamente, ma questo non vuol dire che non abbia il coraggio di mettere nero su bianco quello che penso.

Parlo e scrivo da popolano. No ho diplomi particolari o lauree da esibire. Sono un cittadino normale: pago le tasse, rispetto le leggi dello Stato, sono fuori da ogni schieramento politico,  perché nessuno da destra a sinistra mi può rappresentare, essendo un uomo libero, onesto e sinceramente democratico.

Ho alle spalle la tragedia delle mie genti: sono “Istriano”,  profugo in Patria con tanto di “certificato prefettizio”, arrestato dalla polizia politica jugoslava (OZNA) quando avevo 14 anni, per propaganda anti-jugoslava a favore della mia Patria, i miei genitori hanno vissuto dieci anni in  un campo profughi “senza” finestre.

Questo preambolo per dirvi, amici ed avversari politici,  che se volete cambiare la Costituzione dovete cominciare abrogando l’art.139, poi possiamo parlare del resto.

E’ cosa certa che la Carta che dal 1947 ha segnato e segna la nostra vita, oggi, alla luce degli avvenimenti politici, economici, culturali e chi più ne ha, più ne metta, ha bisogno di essere rivista e corretta, attenzione NON stravolta.

L’attuale Presidente del Consiglio,  con il suo staff governativo, vuole imporre agli Italiani un referendum burla, perchè, alla fine, quelli che rimarranno con il cerino in mano saranno gli Italiani onesti.

Occorre dire: NO decisi, senza remore!

Un avvocato di nome Lorenzo Vitali, che non conosco, ha pubblicato sul periodico “SOS RAGAZZI” (n.3 novembre 2016)  una analisi puntuale sul referendum costituzionale, limitandosi a mettere in  evidenza le discrasie, senza esprimere il suo parere sul Si o sul NO.

Le “conclusioni” cui è pervenuto il dott. Vitali, meritano la vostra attenzione e ve le propongo integralmente:

“””La Riforma costituzionale avrà come effetto: la destrutturazione della funzione dei corpi sociali intermedi (con l’abrogazione dei meccanismi di democrazia diretta), l’abolizione di ogni funzione degli organismi territoriali provinciali, la riduzione del ruolo delle comunità regionali a mera attività di esecuzione degli ordini del Governo, la delegittimazione del Senato, la sostanziale espropriazione della Camera, di una autonoma funzione legislativa.

SOPRATTUTTO TUTTO QUESTO FARA’ SI’ CHE IL POTERE SARA’ CONCENTRATO NELLE MANI DI UNA RISTRETTISSIMA CERCHIA DI FUNZIONARI non scelti dai cittadini, ma cooptati in Parlamento dalle dinamiche politiche del partito di maggioranza relativa.

In questo modo il partito di maggioranza:

1.     controllerà il potere legislativo nominando i deputati;

2.     controllerà il Governo;

3.     sceglierà il Capo dello Stato, che nominerà, a sua volta, un “partito” del 5% di senatori;

4.     il partito e il Capo dello Stato nomineranno complessivamente i 2/3 dei giudici della Corte costituzionale ed i 2/3 del Consiglio superiore della Magistratura, i vertici delle Forze armate, i responsabili dei Servizi segreti, i comandanti della Polizia, dei Carabinieri e delle Forze di sicurezza;

5.      il Parlamento nominerà e controllerà il consiglio di amministrazione della RAI.

IL PARLAMENTO POTRA’ LEGIFERARE INDISTRURBATO, ANCHE CONTRO LA VOLONTA’ DEI CITTADINI E DELLE FAMIGLIE, su: matrimonio egualitario, utero in affitto, imposizione dell’ideologia “gender” nei nidi e nelle scuole, eutanasia, divorzio express, liberalizzazione delle droghe e della prostituzione. “”””

Chiedo scusa all’avv. Lorenzo Vitali per essermi appropriato della sua intelligente analisi. Egli merita il plauso per NON aver invitato i lettori a votare pro o contro questo  Referendum, consentendo ad ognuno di noi di valutare serenamente  quale sarà il nostro verdetto.

Per quanto mi riguarda, vi invito a votare. “NO”. Grazie

Rimini, 16  novembre 2016

Giovanni Ruzzier

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