Il cranio di Riccardo III nel luogo di sepoltura (fonte: University of Leicester) © Ansa
Un violento colpo al cranio, inferto con una spada o un’alabarda, potrebbe aver provocato il decesso di Riccardo III, l’ultimo re inglese della dinastia dei Plantageneti morto nel 1485 durante la battaglia di Bosworth Field. A riaprire questo ‘cold case’ vecchio di 500 anni sono i ricercatori dell’università di Leicester, che pubblicano i nuovi indizi sulla prestigiosa rivista The Lancet.
La scoperta del colpo mortale inferto a Riccardo III è avvenuta analizzando i resti scheletrici rinvenuti nel 2012 in un parcheggio inglese in costruzione. Proprio lo scorso dicembre uno studio genetico pubblicato dagli stessi ricercatori su Nature Communications aveva fugato ogni dubbio circa la loro appartenenza, attribuendoli al monarca con una certezza pari al 99,9999%.
”Usando le più moderne tecniche di analisi forense – spiega Sarah Hainsworth, docente di ingegneria dei materiali dell’ateneo – abbiamo scoperto che lo scheletro di Riccardo ha subito 11 ferite nei momenti più prossimi al decesso: nove hanno interessato il cranio e sono state chiaramente inflitte durante la battaglia. Le ferite alla testa ci fanno pensare che avesse perso o tolto l’elmo. Gli altri due colpi li abbiamo individuati a livello del costato e del bacino”.
La scoperta è avvenuta durante le riprese di un documentario: per questo sono disponibili foto e video delle indagini. Le mani esperte che hanno manipolato lo scheletro di Riccardo III sono quelle del patologo forense Guy Rutty, che ha individuato una piccola lesione alla base della testa e una diametralmente opposta sulla superficie interna del cranio. Le due scalfitture erano perfettamente allineate con una terza posta su una vertebra cervicale. Da qui i ricercatori hanno dedotto che il colpo mortale fosse stato inflitto dal basso verso l’alto.
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2015/02/12/riccardo-iii-ucciso-da-11-colpi-di-spada-risolto-cold-case-durato-500-anni_7d9d2d0b-6144-4092-8cf3-39e51cfae5d6.html
